L’Analisi Emotivo Comportamentale è un metodo interattivo che integra un insieme di competenze finalizzate a comprendere a fondo il vissuto emotivo di un soggetto attraverso tecniche valutative di analisi che prendono in esame sei diversi canali di comunicazione. L’osservazione del comportamento non verbale può attingere da studi basati su evidenze scientifiche importanti. A partire dal lavoro di ricerca di Paul Ekman, disponiamo di conoscenze precise su alcune specifiche emozioni. In particolare, sappiamo che esistono segnali inequivocabili e molto attendibili che possono essere osservati. Ci riferiamo ad alcune mimiche del volto definite “espressioni facciali universali”, associate a sette emozioni principali: rabbia, paura, disgusto, disprezzo, sorpresa, felicità e tristezza.
Chi è addestrato a cogliere questi rapidi micro-segnali dispone di uno strumento molto efficace, può infatti ricavare preziose informazioni correlate alle emozioni che il suo interlocutore non è consapevole di manifestare, e verificarle all’istante attraverso domande mirate. Si tratta di uno strumento importante, che può trovare applicazione in diversi contesti professionali.
Le espressioni del viso sono probabilmente le più note, ma è importante, per l’affidabilità della valutazione, estendere l’osservazione a un ampio spettro di segnali. Per questa ragione il metodo dell’analisi emotivo comportamentale, derivato dagli studi e dalle ricerche di Paul Ekman, si basa sull’osservazione e la valutazione di sei canali di comunicazione:
• le espressioni facciali: decodifica dei segnali (F.A.C.S.);
• il linguaggio del corpo: lo sguardo; le reazioni posturali; la relazione con lo spazio, la distanza e le forme di contatto con gli altri; la gestualità;
• la voce: ritmo; velocità; volume; frequenza; timbro;
• il contenuto verbale: inteso come il resoconto narrativo verbalizzato dall’interlocutore, e la ricerca di parole chiave, rivelatrici di aspetti valoriali e motivazionali;
• lo stile verbale: pause; cambio di pronomi; modi di dire, “slang” culturalmente correlati; balbettamenti o ripetizioni; frasi evasive;
• il sistema nervoso autonomo: variazioni della respirazione; sudorazione; pallore o rossore in viso; lacrimazione; tremori; dilatazione delle pupille.
L’osservazione di questi elementi è basata sulla discrepanza tra lo stile naturale della persona (base-line) e i comportamenti messi in atto durante l’interazione. Il metodo prevede di vagliare differenti ipotesi che prendono in esame: le caratteristiche individuali del soggetto, i fattori ambientali e naturalmente il contesto (lo sfondo su cui si staglia la relazione e che ne influenza le dinamiche). Dopo aver raccolto i dati a seguito di tale osservazione e formulato le relative ipotesi, la competenza che è necessario utilizzare contempla un uso puntuale e strategico delle domande che saranno mirate a valutare le ipotesi formulate durante il corso dell’intervista.
Il libro Il Cuore nella Mente di Diego Ingrassia vi guiderà nell’apprendimento di questo metodo. Un manuale rigoroso nel suo approccio scientifico e agile al tempo stesso, che getta le basi per lo sviluppo di specifiche competenze. Un prezioso strumento di lavoro per molti professionisti e insieme un’opera capace di ampliare la nostra consapevolezza.
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