Per chi sta pensando di andare al cinema a vedere InsideOut2, fatelo, è fantastico. Inside Out 2 non è solo un film di animazione per bambini: insieme a Riley, che attraversava il suo travagliato tredicesimo anno di vita, verrete catapultati negli anni della vostra adolescenza e potrete riflettere sulle dinamiche emotive che caratterizzano questo periodo fondamentale della nostra vita. Non una nuova protagonista, quindi, solo una Riley più grande, alle prese con emozioni più articolate e complesse che si arricchiscono di nuove sfumature. Attraverso le avventure di Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura, la pellicola esplora temi cruciali come: l’accettazione di sé, la presenza funzionale della noia, la regolazione dello stress, l’importanza di riconoscere e saper dare un nome alle emozioni.
Uno degli insegnamenti principali del primo Inside Out, che viene ulteriormente esplorato nel sequel, è l’importanza di abbracciare tutte le emozioni, anche quelle impropriamente considerate più spiacevoli, come la tristezza e la paura. Queste emozioni, spesso considerate “negative”, in realtà svolgono un ruolo fondamentale per il nostro benessere psicologico. La tristezza, ad esempio, può aiutare a creare connessioni empatiche con gli altri e a processare esperienze di perdita traghettandoci verso una nuova dimensione del sé.
Inside Out 2, ovviamente, resta un film di intrattenimento, e come tale produce scelte, comprensibili ai fini della sceneggiatura, ma che noi sappiamo essere imprecise. Ad esempio, l’ansia viene introdotta come un’emozione e spesso confusa con la paura, mentre è in realtà una combinazione di diverse emozioni e pensieri anticipatori. Questo specifica attivazione fisiologica ci comunica di focalizzarci sul nostro corpo e sul “qui ed ora” per esplorare quale emozione stiamo vivendo. Quando cerchiamo di controllarla, concentrandoci sui nostri pensieri, diventa disfunzionale e può produrre attacchi di panico. Questa distinzione è cruciale per comprendere e gestire correttamente i nostri stati emotivi.
Non voglio svelare troppo per chi ha intenzione di guardarlo, ma ecco alcune frasi che sono al centro di una scrittura eccellente sotto la consulenza scientifica di Dacher Keltner e di alcuni colleghi:
Saper riconoscere, nominare e regolare le emozioni è una competenza fondamentale in ogni ambito della vita. Inside Out 2 ci ricorda quanto sia vitale insegnare ai bambini (e agli adulti!) a non reprimere le emozioni “scomode”, ma piuttosto a comprenderle e accettarle come parte integrante dell’esperienza umana. Questo approccio non solo favorisce il benessere individuale, migliora anche le relazioni interpersonali e la capacità di affrontare le sfide della vita. Inside Out 2 è un film che riesce a educare divertendo, una combinazione rara che lo rende perfetto, ricordandoci chi siamo davvero, senza screditarci né sottovalutare il nostro potenziale. Ci aiuta anche a mantenere viva la gioia, anche se siamo adulti, abbracciando e accogliendo tutte le nostre emozioni.
Se non lo avete ancora fatto, andate a vederlo per esplorare insieme a Riley il meraviglioso mondo delle emozioni!
Testo di Diego Ingrassia
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