La diffusione delle tecnologie e del lavoro da remoto sembravano promettere efficienza e flessibilità, ma ciò che abbiamo ottenuto è un progressivo isolamento di chi sta al vertice delle organizzazioni. Oberati da call e meeting virtuali, molti leader si allontanano sempre di più dalla percezione e dalle esigenze dei loro dipendenti, perdendo di vista il quadro complessivo delle dinamiche interne. Questo accade soprattutto in quei contesti dove la figura del leader si sovrappone a quella del manager.
Spesso i due termini vengono utilizzati in maniera intercambiabile, ma la letteratura mostra che esistono caratteristiche distintive e differenze precise tra i due ruoli. Mentre i manager sono necessari per pianificare, organizzare e supervisionare le operazioni quotidiane, i leader hanno il compito di creare visioni e ispirare il team a raggiungere gli obiettivi aziendali.
Con il cambiamento degli ambienti di attività delle organizzazioni il manager e il leader si fondono di frequente, dando vita a un’unica figura dalle molteplici funzioni che ha un carico di lavoro eccessivo e un’inefficace gestione del tempo.
Questa unione può creare dissapori in campo organizzativo, in quanto il personale può trovarsi bloccato non avendo la possibilità di comunicare con il proprio manager riguardo ad alcuni aspetti pratici utili per portare a termine i propri compiti.Ma possono crearsi problemi anche in termini di motivazione personale, che può subire un calo a causa dell’assenza di una delle competenze chiave di un leader di successo, ossia quella di continuare a promuovere la visione aziendale, valorizzando i propri collaboratori e contribuendo così al loro sviluppo, in modo che la crescita del business ne diventi la conseguenza e non l’unico scopo.
Risulta quindi fondamentale imparare a usare la connettività digitale come risorsa e non come uno strumento che ci fa sentire più lontani sia fisicamente sia emotivamente. I manager e i leader che guardano al futuro hanno bisogno di diventare più consapevoli delle loro competenze e cercare di sviluppare maggiore attenzione e sensibilità ai momenti di confronto con i loro team. L’obiettivo è costruire relazioni autentiche, imparando a gestire nel migliore dei modi sia gli incontri in presenza sia quelli online.
In un contesto imprenditoriale così complesso come l’attuale è infatti necessario considerare prima il fattore umano e poi quello economico.
Entrambe le figure possiedono competenze specifiche per affrontare questa sfida.
Per esempio, la negoziazione è un’abilità importante dei manager. È un’alleata preziosa perché permette di intrecciare scambi con interlocutori molto diversi: team, capi, clienti, fornitori, ognuno dei quali ha aspettative e bisogni differenti. Riuscire a organizzare riunioni di allineamento settimanali per accogliere le esigenze dei collaboratori, aggiornarsi sull’avanzamento dei progetti e riuscire a fronteggiare in maniera positiva le controversie trasformando il conflitto in opportunità è un modo per offrire sostegno preventivo e non lavorare in un campo di continua emergenza.
La persuasione, invece, competenza tipica del leader, può essere usata non solo per avere una buona comunicazione con i manager, ma anche per migliorare la relazione con i collaboratori. Saper motivare e conquistare l’attenzione di chi si ha di fronte, senza abusare del suo tempo, è una strategia che contribuisce alla creazione di un rapporto di fiducia e di un ambiente lavorativo sano. Il leader deve ritagliarsi degli spazi per continuare a guidare il suo team e trasmettere la passione per la propria visione.
Vivere in un ambiente aziendale in continua evoluzione rende perciò indispensabile gestire il tempo in modo da raggiungere un equilibrio sostenibile tra gli impegni quotidiani e la cura delle relazioni in azienda, soprattutto se la nostra organizzazione lavora sia online sia offline. L’evoluzione tecnologica può essere vista quindi come un’opportunità per gestire in maniera più efficace il tempo e offrire ai nostri collaboratori il giusto sostegno, sarebbe un errore tuttavia affidarsi ai nuovi strumenti senza considerare che ogni salto tecnologico richiede lo sviluppo di una adeguata consapevolezza, così come lo sviluppo di specifiche competenze.
L’attenzione che alcune aziende hanno cominciato a dedicare a questi temi, attraverso la richiesta di specifici programmi di formazione, si muove nella giusta direzione.
Il tuo carrello è vuoto.