Articolo di Diego Ingrassia – “Un sorriso per tutti“ – Aprile 2020_HARVARD BUSINESS REVIEW
Il cammino che ha portato a riconoscere le emozioni come una componente essenziale della nostra intelligenza è stato, almeno all’interno della nostra cultura, lungo e difficile. Per molto tempo, infatti, le emozioni sono state considerate come un fattore di disturbo, una fastidiosa “perturbazione” che l’uomo saggio ed equilibrato doveva saper controllare. Avremmo potuto scrivere “persona” al posto di “uomo”, ma questo cominciamo a fatica a dirlo ora, non apparteneva certo a quella cultura. A partire dai banchi di scuola ci veniva insegnato che una mente razionale, lucida e distaccata era il miglior requisito per affrontare con successo gli studi e, un domani, il lavoro. Si è sempre lasciato poco spazio alle emozioni, perché in contrasto con l’idea di efficienza. Essere definiti “emotivi” equivaleva a essere considerati deboli, e quindi inadatti ad affrontare le sfide della vita.
Studi più recenti hanno ribaltato questa visione, fino a farci comprendere che è proprio l’intelligenza emotiva a spiegare l’efficacia di molti nostri comportamenti. Il tentativo di poter mantenere separati ragione ed emozioni non è quindi solo concezione che appartiene al passato, è un’idea sbagliata, anche perché impossibile da realizzare.
Essere educati alle emozioni, poter sviluppare intelligenza emotiva, diventa quindi un obiettivo importante da realizzare. Aiuta a sviluppare una comunicazione più empatica, capace di disinnescare le emozioni distruttive e dirigerle verso emozioni e comportamenti più funzionali. Ovviamente, l’educazione alle emozioni non è da riservarsi solo ai bambini, dovrebbe riguardare tutti, sia nella vita privata sia in quella professionale: noi ne siamo convinti da molto tempo.
E finalmente qualcosa di nuovo comincia ad accadere. In molte organizzazioni è possibile osservare un rinnovato interesse per il benessere delle persone, e le aziende sempre più spesso ci chiedono di aiutare i propri manager a sviluppare “competenze emotive” per migliorare la loro capacità di gestire di situazioni potenzialmente stressanti e conflittuali.
Conoscere l’origine e la fisiologia delle emozioni ci permette di aumentare la nostra consapevolezza emotiva e di utilizzare le strategie più idonee per evitare reazioni automatiche e incontrollate. Possiamo imparare a riconoscere le emozioni dei nostri collaboratori e aiutarli a esprimere al meglio il loro potenziale perché un leader consapevole deve saper agire sulle componenti emotive e ispirare le persone in modo che possano ampliare la loro visione. Il futuro ci chiede di saper sviluppare competenze che siano all’altezza dei nostri valori.
È sull’onda di questo spirito che abbiamo deciso di dare un nostro contributo: organizzare un evento che vuol essere insieme una riflessione e un incontro tra manager che hanno il coraggio di pensare a questi temi e al futuro in modo diverso. Insieme avremo anche la possibilità di dare un aiuto concreto a Operation Smile Italia, organizzazione medica umanitaria che opera i bambini affetti da labioschisi, per donar loro di nuovo il sorriso.
Molti studi confermano che le espressioni facciali ricoprono un ruolo centrale nell’esperienza emotiva, poiché è attraverso di esse che noi comunichiamo il nostro stato d’animo e le nostre emozioni. Quando i muscoli facciali si contraggono in un determinato modo, mandano un segnale di vitale importanza per favorire l’empatia. Ogni volto è diverso ma i muscoli necessari per trasmettere questi segnali sono universali; ciò suggerendo che il volto umano si sia evoluto per comunicare questi messaggi, essenziali per una sana vita di relazione. Ricostruire chirurgicamente il sorriso di questi bambini significa ristabilire un equilibrio fisiologico ed emotivo che permetta loro di vivere appieno tutte le emozioni ed essere felici.
L’12 e il 13 novembre abbiamo deciso di incrociare i nostri cammini a Stresa, presso Villa Aminta, per un momento formativo che potrà cambiare la vita a molti bambini e nutrire i nostri valori. Relatori esperti in intelligenza emotiva e storytelling, con background scientifico e aziendale, si confronteranno insieme ai top manager delle più importanti aziende multinazionali, per nutrire e sviluppare competenze che possano sostenere la loro “reputation” in un mercato sempre più complesso.
Per info: www.unsorrisoxtutti.it
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